Mattia Rondelli

Conductor | Music Researcher | Artistic Director

“L’emozione profonda che deriva dal rapporto con l’Arte è una risorsa di conoscenza che ci rende più autentici e, soprattutto, più liberi.”
"The deep emotion that comes from the relationship with Art is a resource of knowledge that makes us more authentic and, above all, freer."


Mattia Rondelli ha conseguito il diploma in direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, per poi perfezionarsi con Piero Bellugi, Jorma Panula alla Scuola di Musica di Fiesole e Donato Renzetti presso l’Accademia Musicale di Pescara.
Da anni collabora ed è invitato dal M° Valery Gergiev al Teatro Mariinsky di S. Pietroburgo.
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Mattia Rondelli is an Italian conductor who has already appeared on the international scene. His engagements have brought him to some of the most important venues in Italy, Switzerland, UK, Russia, USA, and China.
He has obtained sensational achievements due to his meeting with Valery Gergiev and the collaboration with Mariinsky Theatre. […]

 
 

[…] Si tratta della prima esecuzione moderna (ma, per quel che sappiamo ora, potremmo anche dire ‘assoluta’) del Magnificat e del Gloria in excelsis, registrata dal vivo alla Concert Hall del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel giugno 2011 per il Festival delle Notti Bianche, con coro e orchestra del Teatro Mariinskij e quartetto vocale (Barbara Frittoli, Ekaterina Semenchuk, Dmitri Voropaev e Yuri Vorobiev) diretti da Mattia Rondelli, il quale ne ha curato la revisione dagli autografi conservati alla Biblioteca Manfrediana di Faenza. Come spesso accade nelle prove sacre dei compositori coevi, anche in Sarti ritroviamo una padronanza ammirevole della scrittura contrappuntistica combinata ad uno stile galante tipicamente operistico. […]

Davide Stefani, Il Corriere Musicale

 
 
 

[…] Boccherini is best known for his instrumental production. This new record shows that it is a shame to miss his vocal works. The great soprano Barbara Frittoli gives us a fair and finesse interpretation under the direction of Mattia Rondelli, whose baton makes Boccherini's work shine.
The Stabat Mater composed in 1781 is undoubtedly a masterpiece. Boccherini's know-how is reflected in his ability to link his theme to harmonic tones giving birth to a very rich ensemble. Originally a cry of suffering, this piece becomes a hymn addressed both to the Virgin, to the mother who sleeps within her and to the singer who plays this role. […]

Camille Assouline, ResMusica